domenica 22 gennaio 2012

liberalizzazioni, Monti ma che dici?

Da ieri e ieri l'altro si rincorrono prima le previsioni, poi le affermazioni, sui 44 articoli che dovrebbero rilanciare l'economia italiana, nell'idea del governo di tecnocrati che ci sta guidando.
Prima di una valutazione di merito sul contenuto, vorrei considerare il metodo seguito dai partiti di maggioranza (pdl Pd e terzo polo) : una fiera dell'assurdo. Il pdl, dopo 4 anni passati a ripiegarsi sui problemi di Berlusconi, sembra impegnato in una lotta titanica per recuperare credibilità. Il  pd di Bersani gongola dato che ha affidato il lavoro sporco ( e fatto male) ad un gruppo di persone che mi sembrano poco edotte dei problemi della gente "comune". Il terzo Polo lavora per cercare di riproporre l'attuale compagine di maggioranza come ideale candidata alle prossime elezioni .
Monti e il suo governo sembrano poi aver rapidamente acquisito lo stile di cui è fatto la politica italiana: promettono una crescita del pil del 10%, praticamente un nuovo boom economico per il Bel Paese.
Ma siamo davvero sicuri della portata innovativa di questo provvedimento?
Considero prima di tutto il settore libere professioni che da praticante avvocato conosco meglio. La liberalizzazione ha colpito i notai, stabilendo che dal prossimo anno per due-tre anni ci saranno concorsi per cinquecento posti di notaio in più.
Morale della favola, ben lungi dall'eliminare il numero chiuso, si stabilisce che i notai passeranno dagli attuali 6000 a 7500 circa. Ma la televisione ci passa la notizia come fosse la salvezza di tutti i mali.
Stessa cosa dicasi per le farmacie: il problema viene risolto aprendo circa 5000 esercizi in più mantenendo i farmaci da banco sotto il controllo dei farmacisti stessi.
Eccezionale la misura per il caro carburanti: aumentare i self service, dimenticandosi però di ricordare che il 70% del prezzo di un litro di benzina è dato da tasse accise e quant'altro.
Siamo proprio sicuri che aumentando i self la benzina e il gasolio torneranno a prezzi accettabili? ( e per accettabile intendo sull' 1,30 euro al litro)
Una chicca la soluzione per veder diminuita la polizza rc auto: partendo dal presupposto che l'Italia è un Paese di ladri, e che tutti fregano le  povere compagnie assicurative che stanno scontando un periodo di scarsa liquidità (certamente per colpa degli automobilisti  truffatori, non delle azzardate operazioni economico finanziarie condotte negli ultimi dieci anni), se  metti la scatola nera a bordo: sconto. Se decidi di non incassare i soldi liquidi ma di farti riparare direttamente la macchina: sconto. Sennò paghi magari anche più di prima .
Un po' alla volta pagheranno il sinistro in salami e cotecchini e più che una norma per il cittadino, pare una norma per creata ad hoc per favorire le assicurazioni, facendoci di fatto tornare al baratto.
Forse, dico forse, una nota positiva è l'obbligo della banca di presentare due preventivi di assicurazioni diverse per l'accensione del mutuo. Ma è la goccia in un mare.
Da primo giorno di scuola  la riforma del c.d."tribunale delle imprese". In Italia il vero grosso problema delle imprese è il recupero coattivo del credito dai cattivi pagatori (pubbliche amministrazioni comprese), che ha tempi BIBLICI. Il resto è filosofia e con la filosofia non ho mai visto nessuno cenare o pranzare. L'idea poi di pagare chi ha lavorato per una pubblica amministrazione con titoli di stato oltre che ingiusta (l'imprenditore deve pagare a fine mese operai e contributi con moneta sonante), è anche incostituzionale. Anche io pretendo di poter pagare la spesa con titoli di stato.
Quanto alle competenze che dovrebbe avere questo "tribunale", ritengo sufficiente considerare che ci sono imprenditori e artigiani che si suicidano, e Monti parla di impugnazioni di delibere assembleari, patti di sindacato, controversie tra imprese. Problemi che riguardano le grandi spa, non il tessuto dell'economia reale, quello della piccola media impresa.
Tralasciamo infine lo scorporo di eni da snam che costituirà tutt'alpiù l'ennesima ghiotta occasione per qualche finanziere, e trenitalia, che dovrebbe essere smantellata in quanto paradigma dell'inefficenza di questo Paese.

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